Mostra Circuit de Spa-Francorchamps 100 Years

Autoworld Brussels, Ottobre 2021

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Spa e' nostro circuito preferito e quello che consideriamo "di casa", avendo avuto la fortuna di girarci molte volte a bordo delle nostre auto.

E nonostante questa esperienza piu' che decennale (o forse proprio per questo), nutriamo ancora un certo timore reverenziale, specialmente per quel pazzesco tratto che va dal tornante de La Source, dove si affonda il pedale in una vertiginosa discesa (non sembra ma da dentro l'auto fa un certo effetto) all'uscita del Raidillon, passando per quel cambiamento di traiettoria sinistra-destra-basso-alto dove non si sa mai come andra' a finire e che prende il nome di Eau Rouge ... in assoluto la piu' bella, impegnativa, imprevedibile ed emozionante curva di tutti i circuiti automobilistici.

La mostra

Come dicono gli anglofoni ... bad news first. L'evento in se sarebbe stato veramente interessante, ma avrebbe meritato piu' cura espositiva ed e' capitata anche in circostanze sfortunate.

Le auto esposte (alcune delle quali delle repliche), erano lasciate a se stesse ... pneumatici sgonfi, mezze aperte, con particolari mancanti che non ci si era presa neppure la premura di nascondere i relativi cavi elettrici a penzonoli; con cartelli "in vendita" neanche fossimo stati alla fiera del triciclo di Vattelapesca.

Come se non bastasse, l'esposizione e' capitata proprio nel pieno dei lavori di ricostruzione del tetto del padiglione, che ha generato una copiosa quantita' di polvere che si e' depositata sulle autovetture, fra l'impotenza (?) degli addetti alle pulizie ed il lazzo dei visitatori, alcuni dei quali hanno poco civilmente persino oltrepassato le barriere per scrivere sfotto' sulle carrozzerie approfittando del copioso manto polveroso presente.

Last but not least, come purtroppo troppo spesso capita ad Autoworld, i cartelli delle auto esposte erano in molti casi inaccurati, con errori grossolani e facilmente individuabili dagli specialisti dei vari marchi esposti ma imperdonalmente fuorvianti per il pubblico.

Le note positive non mancano. La mostra era accompagnata da una quantita' di pannelli esplicativi e didattici, sulla storia del circuito ed impressioni di prima mano da parte dei protagonisti: piloti, team managers, costruttori.

Le auto, alcune delle quali troverete nella galleria fotografica mentre altre (decine) posteremo sui nostri social media, conteneva pezzi davvero interessanti ed iconici, fra i quali segnaliamo:

  • Ford Capri 2600 RS, vincitrice della 24 ore del 1971;
  • BMW 3.0 CSL, vincitrice dell'edizione 1976;
  • Mazda RX7 birotore, vincitrice dell'edizione del 1981 con il leggendario Tom Walkinshaw alla guida;

Noi ci siamo innamorati a prima vista di una vistosissima Celica del '73 ... nona assoluta con il suo piccolo motore da 1.6 litri.

Non mancavano diverse Formula 1, alcune delle quali ospiti fisse del museo, fra cui spiccava la Arrows-BMW A8 del 1986, nell'iconica livrea Barclay e con lo spropositato turbocompressore del 4 cilindri bavarese in bella mostra. Poi anche alcune motociclette impegnate nelle gare "endurance", preludio per la prossima mostra sui 100 anni della "Gillet".

I testimonials

Même si vous êtes seul en piste, c'est amusant. Sebastian Vettel

La courbe de l'Eau Rouge effrayera toujours. Quand tu arrives au pied de ce virage, ton corps est compressé. Et en haut de la butte, tu as l'impression que la voiture va décoller. Même si la courbe peut désormais être prise à fond, cela reste une sacrée expérience au niveau physique. Jackie Oliver

En 1988, j'ai été le premier à prendre le Raidillon à fond. Thierry Boutsen

Spa, c'est ma chambre a coucher. Michael Schumacher

Ils ont supprimé l'angle de l'Eau Rouge. Avant, il fallait travailler durant tout le week-end pour pouvoir prendre ce virage à fond lors de ton dernier tour de qualification. Aujourd'hui, ce n'est plus un challenge. C'est à fond dès le premier tour lancé. Martin Brundle

Ceux qui disent qu'ils aiment courir ici, c'est juste du 'bullshit'. Soit ils mentent, soit ils ne vont pas assez vite. Jackie Stewart

L'ancien circuit de Spa était un tracé fantastique, un lieu qui forgeait le caractère des pilotes, comme le vieux Nürburgring. Avec la Porsche 917, une voiture constituée juste de quelques tubes, on y roulait à 260 km/h de moyenne. Eau Rouge, c'était un "sale" virage : dans les stands, tout le monde pouvait entendre si vous le preniez à fond ou pas. Derek Bell

Spa ne doit jamais disparaître du calendrier de la Formule 1. Lewis Hamilton

Lorsque mon père (Graham Hill) a couru pour la première fois à Spa-Francorchamps, il est rentré dans les stands après un tour et a dit qu'il ne voulait plus rouler. On a dit à ma mère que mon père venait de connaître un moment difficile. Mais l'équipe a ajouté qu'il ne devait plus y penser et ils l'ont renvoyé en piste. Damon Hill

Dans le virage de l'Eau Rouge, on a l'impression que le ceur va sortir de la poitrine si vous ne le retenez pas. Rubens Barrichello

More pics to come on our social media, stay tuned!

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