NISSAN LEAF - Prova su strada

Dicembre 2016

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Premessa: il gruppo Vw o meglio il numero uno della casa di Wolfsburg ha dichiarato che entro 3 anni il marchio prevede di vendere in un solo anno 1 milione di autovetture elettriche.

Al momento, altri costruttori già da tempo occupano questo segmento dei veicoli a trazione elettrica, che rappresentano ancora una fetta piccolissima del mercato globale. Tra questi costrutturi lungimiranti figura anche la Nissan con la sua “Leaf” , già in vendita da qualche anno su diversi mercati internazionali.

Il futuro a portata di mano: Nissan Leaf. Sempre più spesso si parla di auto elettriche, ma sia i mass media sia i colossi dell'industria dell'auto stentano a promuovere la mobilità a zero emissione.

Secondo il nostro modesto parere le tecnologie oggigiorno disponibili porrebbe l'auto elettrica, già da subito, in concorrenza ai motori endotermici, per varie ragione che spiegheremo più avanti.

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La Leaf e’ il modello di maggior successo della categoria e confermato anche dai risultati di vendita, inserendosi al primo posto a livello mondiale . Ci teniamo a precisare che non è il primo modello full elettrico da noi provato. Prima di essa abbiamo avuto la possibilita’ di provare la Tesla Model S top di gamma; Bmw i3, la Smart prima e seconda serie sino alla più eclettica tra tutte la Renault Twizy una due posti considerata quadriciclo. Dulcis in fundo, la “esotica” Artega, tra le prime coupè elettriche e forse anche la più bella. A quest’ultima, la casa costruttrice dopo solo due stagioni a dovuto chiudere i battenti, dedicheremo un articolo a parte.

Giunta l'ora, andiamo a ritirare la Nissan Leaf alla concessionaria Destauto di Ravenna. Per l'occasione all'appuntamento ci viene consegnata dal responsabile del comparto vetture a trazione elettrica, Sig. Paolo, che ringraziamo per tutto il tempo dedicatoci e averci messo a disposizione la vettura, visto che spesso le concessionarie e le stesse case madri cercano di evitare di concedere la prova dei propri modelli onde evitare giudizi negativi da professionisti indipendenti del settore.

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Abitacolo

Saliamo a bordo della “Leaf”e una volta seduti, l'interno ci appare moderno e ben rifinito, il sedili di guida ben fatto e molto comodo. Gli interni dal design moderno e dall'aspetto piacevole hanno una connotazione futuristica partendo dall'andamento della linea della plancia e dal taglio dei montanti del parabrezza in cui sono inseriti un secondo finestrino a supporto di quelli laterali. Insomma la sensazione è di toccare con mano quello che sarà la nuova generazione di vetture: volte alla comodità, all'entertainment, alla guida autonoma (in questo caso non lo è ma per Tesla è in parte realtà); in futuro saremo sempre più passeggeri con il nostro mezzo e meno piloti. Per quanto riguarda il sedile di guida, offre una buona tenuta alle accelerazioni laterali, come abbiamo potuto constatare nella prova di handling, nella prova di slalom tra i birilli e nei tratti stradali pieni di curve. Il bagagliaio non è tra i più capienti della categoria a causa del posizionamento del pacco batteria.

Plancia e strumentazione

La plancia in generale ben si raccorda con taglio degli interni, con un azzeccato accostamento dei colori. I materiali ci sono sembrati di ottima qualita'. Riguardo ai vari indicatori di livello batteria, conta chilometri, etc sono di immediata lettura mentre, secondo noi, vi è un eccessivo affollamento di piccoli tasti sparsi per tutta la superficie del volante che oltre tutto di notte si vedono male e quindi si ha difficoltà nell'utilizzarli. Il selettore centrale per selezionare le opzioni di marcia è nella giusta posizione ed è pratico da usare, mentre il freno di stazionamento "a pedale" come sulle Mercedes, non è delle più indovinate. Nella parte centrale della plancia vi è un monitor multifunzione per gestire gli apparati multimediali (radio, navigatore, etc). Con il selettore impostato retro, in automatico su questo stesso monitor si attiva la videocamera che ci permette di vedere la distanza restante tra noi ed eventuale ostacolo: funziona ma e' migliorabile.

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Comportamento stradale

Dunque partiamo per la ns prova verità. Non occorre la chiave di accensione: basta semplicemente premere il tasto start a questo punto s'illumina il quadro strumenti in cui sono visibili con chiarezza tutte le principali spie come per esempio la carica residua delle batterie al litio (che nel nostro caso erano formato da un pacco da 24 kw ma è disponibile anche da 30). Piede sul freno e impostiamo il selettore su drive , a questo punto non ci resta che togliere il piede dal freno e l'auto si muove in un totale silenzio: sembra di stare seduti su di una poltrona davanti a un video gioco nel confort più assoluto, insomma una poltrona a quattro ruote.

Sospensioni a taratura morbida, che ben si addicono alle asperità dell'asfalto delle nostre strade come pure sui dossi artificiali delle vie del centro finchè si adotta una guida adeguate al genere di vettura. Ciò che meno ci soddisfa è, il beccheggio accentuato nelle forti accelerazioni con il conseguente impennaggio dell'avantreno. In un tratto rettilineo non disturba più di tanto, mentre se si affronta una serie di curve ci si trova di dover anticipare l'inserimento della curva per contrastare un eccessivo sottosterzo, inoltre nonostante la visuale sia buona in quasi tutte le direzioni, purtroppo, a causa dello spessore del montante del parabrezza disturba in parte la visuale. Nel caso in cui si guidi la vettura con piglio sportivo, si ha un rollio evidente che secondo noi non pregiudica la tenuta di strada. Peccato che non si siano adottate delle molle con taratura differenziata, cioè in fase di compressione degli ammortizzatori la molla non si comprime in maniera lineare ma a un certo punto della corsa offre una differente resistenza nel compressione. Questo eviterebbe il fastidioso beccheggio, migliorando la precisione di guida, vista la vivacità del motore elettrico nel salire di giri.

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La guida procede senza rumori tranne il sibilo del motore elettrico in accelerazione. In città la Leaf da’ il meglio di se ed e’ rapida nel salire di giri; per una guida all'insegna dell'ottimizzazione del nostro pacco batteria in modo da consentire una maggiore autonomia, consigliamo di impostare il programma eco: basta premere il tasto sul volante in basso a destra. Questa impostazione la riteniamo idonea per tutti quei percorsi a bassa velocità, siano essi cittadini o strade extraurbane in cui i limiti di velocità siano sufficientemente bassi. Le strade del centro abitato sono il terreno favorevole che fanno davvero la differenza rispetto alle auto a combustione: la Nissan Leaf ha bisogno di pochissima energia se la si sa usare al meglio. Al semaforo o fermi in colonna il motore è spento, oppure, nel caso si proceda a velocità ridotta e con continui rallentamenti con il sistema di recupero di energia si hanno ulteriori vantaggi sia per noi che per gli altri visto che la Leaf è una vettura a zero emissioni.

Prestazioni

Lo scatto da 0-100km/h è di appena 11,5 sec e la velocità massima di ben 145 km/h valore più che sufficiente: d'altronde il limite autostradale e' di soli 130 km/h. Ma ciò che ci colpisce è la velocità con cui sale di giri il motore elettrico!

Il vantaggio ulteriore di questo tipo di motorizzazione e' che, stagione invernale, non occorre bisogno di attendere che il motore elettrico raggiunga la temperatura ideale di esercizio per disporre della massima prestazione.

Freni

La frenata è buona in tutte le condizioni anche nel veloce. In modalità Eco l'energia prodotto dall'azione frenante è in parte assorbita dal sistema di recupero di energia.

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Autonomia

La vettura della ns prova era fornita di un pacco batteria di 24kw. Con la carica del 100 % l'autonomia è di circa oltre i 130km. Come per le auto a combustione anche in questo caso tutto dipende dallo stile di guida, se si spinge troppo sull'acceleratore, l'autonomia scende a torno ai 100 km. Tempi di ricarica e luoghi di ricarica: la vettura è fornita di due prese nel frontale nascoste dietro un sportellino sotto il logo Nissan che si accede tramite un pulsante in basso a destra della plancia. La presa a destra è quella di uso domestico da 3,7 Kw mentre quella a sinistra più grande per la ricarica dalle colonnine sino a 7,4 Kw. Nel cofano bagagli vi sono due borse con le due prolunghe per la ricarica delle batterie al litio, una da 16 Ah l'altra da 32 Ah.

Tempi di ricarica

In quattro ore collegando la spina alla presa domestica siamo riusciti ad avere circa il 45% della carica. I luoghi di ricarica possono essere di due tipi: domestici, garage privato, parcheggi privati ecc. oppure pubblici con l'utilizzo di apposite colonnine fornite ad esempio da Enel.