Alps–Danube–Adria – Porsche Club Tour 2025

Adrenalina industrial-retro in terre boeme (15-18 Maggio)

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Dopo l'esperienza del 2024 in Slovenia, non potevamo mancare a questa edizione 2025, organizzata dal Porsche Club Praha ed alla quale abbiamo anche attivamente collaborato in fase di realizzazione.

L'obiettivo del nostro evento, che ha richiesto mesi di preparazione, un budget importante, sponsors munifici ed il lavoro instancabile di un nucleo di volontari membri del PCP era quello di fornire ai nostri ospiti porschisti un’esperienza indimenticabile sotto il profilo della guida sportiva, della scoperta delle tradizioni culturali delle terre boeme ed eventi esclusivi contraddistinti da ospiti ed animazione tali da lasciare i partecipanti con il classico "wow" factor.

Nonostante il nome, non abbiamo toccato né le Alpi, né il bacino danubiano né l'alto Adriatico, ma ci siamo addentrati con cautela nel dedalo di stradine della capitale ceca e sfogato invece la potenza dei motori sulle veloci strade che circondano la città termale di Karlovy Vary.

Oltre 100 vetture iscritte in rappresentanza di una decina scarsa di Porsche Club dell'Europa centrale e balcanica, con gli squadroni austriaci e croati a farla da padroni come numero di equipaggi, poi sloveni, serbi, bosniaci, italiani. E naturalmente noi del PCP, i padroni di casa, che con una dozzina di vetture abbiamo assicurato il servizio di Pace Car lungo i tortuosi percorsi del roadbook realizzato dagli amici di Classic Rallye.

Come al solito, si è creato un ambiente di amicizia e condivisione tra persone con la stessa passione per le auto sportive e la guida. Ogni sosta lungo il percorso è stata un’opportunità per i partecipanti di socializzare, condividere storie e consigli di guida, e naturalmente, ammirare le rispettive vetture.

Ci ha accompagnato la fida Biancaneve, la nostra 911 2.4 S del 1973.

Sulla carta, Biancaneve rappresenta la scelta perfetta a questo genere di brevi raid di poche centinaia di km su stradine tortuose ma con alcuni lunghi rettilinei dove scaricare tutte le marce ... leggerissima ed agile, motore potente e sufficientemente elastico, assetto non estremo, comfort "sportivo" ma in compenso accettabile.

Come accennato, la guida sportiva non rappresentava l'unico momento dell'evento: qui di seguito ricapitoliamo i momenti fondamentali.


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Werk 911 (15/05)

L'evento mediatico-mondano per eccellenza. Nella cornice "industrial" dell'ex fabbrica di autoveicoli "Praga" nell'area espositiva del Pragovka Art District sono state esposte oltre 40 Porsche 911 rappresentative di tutte le epoche (dalle "F" alle ultime produzioni 2025) ed un atelier meccanico con cambi e motori. Tutto ciò rigorosamente di proprietà dei soci del PCP e dei loro amici. Per dare un'idea della qualità delle auto esposte: tre 2.7 RS di cui una RSH (oltre alla scocca di una in corso di restauro); quattro 964 RS dagli sgargianti colori "Paint To Sample", di cui una Clubsport; quattro 930 di cui l'unica ClubSport prodotta, ex Roser; ben quattro 992 ST di cui un paio dalle specifiche molto particolari con dettagli unici; quattro speedster (delle quali una Carrera 3.2 "stretta" ed una 991); poi 997 GT3RS MKII; una rara GT3 RS 4.0; svariate 991 GT3 dai colori più particolari, etc etc. Visto lo spazio disponibile limitato e la distribuzione "tematica" noi ci siamo dovuti "accontentare" di esporre "Biancaneve", mentre la 964 3.6 Turbo "Bellatrix" è dovuta suo malgrado rimanere in garage.

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Foto: Rudakov Roman

Ma non di sole auto vive l'uomo ... accanto agli stands degli sponsors (citiamo, fra gli altri, il detailer Blu Bug con una 996 GT3 RS sul rimorchio; Laufen; Porsche Manufaktura con i suoi accessori esclusivi; Bauer Travel con i suoi viaggi da sogno; Loewe con i suoi TV alto di gamma; TAG-Heuer ed i suoi orologi leggendari); la storica ditta di guanti Engelmüller), si potevano trovare forniti Food Trucks per ogni palato (orientale, pizza, burgers, etc) hanno alleviato la fame degli oltre 400 ospiti; per la sete ci ha pensato il Mattoni bar, mentre un DJ ha allietato la serata con pezzi disco ed i gamers potevano sfogare la loro need for speed sfidandosi su simulatori professionali.

Non poteva mancare una lounge con divani Chesterfield e sigari di gran classe, luogo naturale per incontrare i numerosi VIPs in visita ... artisti, sportivi, imprenditori, star della TV ed anche qualche rampollo della dinastia Porsche, in visita in incognito. Dulcis in fundo, una delle ultime "memorie storiche" della Porsche degli anni d'oro ... niente di meno che Vašek Polák, il figlio del compianto Vašek Polák Sr. ... 77 anni portati con un'energia incredibile ed una fonte inesauribile di aneddoti che ci ha accompagnato per tutti i tre giorni dell'evento prima di partire alla volta di Alois Ruf con la sua 964 RS per un trattamento di quelli come si deve.

La serata si è conclusa verso le 23.00, con il ritorno a casa di quelle auto esposte ma anche attese l'indomani mattina di buon'ora per la prima tappa del nostro esclusivo tour.


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Trasferimento Hilton Prague - Castello di Zbiroh - Hotel Pupp Karlovy Vary (16/05)

Smaltiti gli ultimi sintomi della serata, ci siamo dati appuntamento di buon ora nella hall dell'hotel Hilton, per gustare la ricca colazione e fare il punto sul programma del giorno.

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Hotel Hilton. Foto: Jan Stárek

Il briefing mattutino ha contribuito a chiarire diversi punti ai partecipanti e permesso di ricordare loro che nella Repubblica Ceca vige la tolleranza zero all'alcol, pertanto è consentito guidare senza consumare alcolici e le multe sono molto severe. Per quanto riguarda i limiti di velocità, abbiamo raccomandato di seguire le 12 pace cars dell'organizzazione (fra le quali il nostro equipaggio, come ricordato poc'anzi) onde non incorrere in inutili rischi nei tratti sottoposti a controllo.

Il convoglio, (10 gruppi di 10 auto, preceduti dalla Pace Car dell'organizzazione ... noi in testa al gruppo n.9, colore politicamente scorretto "vite da vino"), ha lasciato il parcheggio dell'Hilton alle 9.30, costeggiando la Vltava e di fronte a noi il favoloso Castello di Praga.

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Castello di Praga. Foto: Büro Linientreu – LNTR

Esso è il più grande complesso castellano del mondo e sede dei monarchi e del presidente cechi. Fu fondato nel IX secolo dal principe Bořivoj. Vi si trovano la Cattedrale di San Vito, il Vecchio Palazzo Reale e il Vicolo d'Oro. Il castello fu teatro di eventi importanti come l'incoronazione di Carlo IV o la defenestrazione del 1618.

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Castello di Křivoklát. Foto: NSL

Usciti dal traffico della capitale, denso ma ordinato, passati alcuni villaggi, dopo un'oretta siamo già a metà strada ed entriamo nell'interessante ed impegnativo tratto collinare che tocca il Castello di Křivoklát, uno dei castelli più antichi e importanti della Repubblica Ceca.

Fondato nel XII secolo dai re boemi come castello di caccia, fu in seguito utilizzato anche come prigione: vi furono rinchiusi, fra gli altri, l'alchimista Edward Kelley e il cronista Václav Hájek di Libočany. Il castello vanta una cappella gotica, una biblioteca e una torre che domina le foreste di Křivoklát.

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Foto: Büro Linientreu – LNTR

Dopo una dozzina di km lasciamo il corso della Berounka per una deviazione verso il Castello di Slabce, che si trova nell'omonima città, nel distretto di Rakovník, ed è un importante monumento barocco della regione.

Originariamente edificato sul sito di una fortezza medievale, la costruzione dell'attuale castello fu iniziata nel 1686 da Karel Wančura di Řehnice e completata nel 1757 sotto Wenzel Karel Hildprandt. Nel XIX secolo, il castello subì una ricostruzione in stile Impero. Il parco comprende anche un'orangerie barocca e un ampio parco all'inglese di 12,5 ettari, riqualificato nel 1995. Oggi il castello ospita la sede del comune, la biblioteca e altre istituzioni pubbliche.

Dopo qualche km sulla strada 233, incrociamo nuovamente il corso della già ricordata Berounka alla confluenza con un altro fiume (lo Skryjský), in prossimità di Zvíkovec, un pittoresco villaggio situato nella regione di Plzeň.

Il suo elemento dominante è un castello in stile impero del XIX secolo, costruito sul sito della fortezza originale. In passato apparteneva alla famiglia Fürstenberg. Il villaggio è popolare tra diportisti e turisti grazie alla splendida natura e alla tranquillità dell'area paesaggistica protetta di Křivoklátsko.

Ancora una ventina di km e siamo giunti a Zbiroh, una pittoresca cittadina nella regione di Plzeň, dominata da un grande castello ricco di storia, presso il quale ci siamo fermati per il pranzo nella tradizionale locanda.

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Castello Zbiroh. Foto: Jan Stárek

Originariamente un castello romanico-gotico, fu fondato alla fine del XII secolo ed è una delle più antiche residenze aristocratiche della Boemia. Nel corso dei secoli, è stato proprietà di importanti sovrani come Carlo IV, Sigismondo di Lussemburgo e Rodolfo II, guadagnandosi il soprannome di "castello dei tre imperatori". Nel XVII secolo fu ricostruito in un castello rinascimentale e in seguito servì come prigione. Nel XX secolo, il pittore Alfons Mucha lavorò qui e creò il suo poema epico slavo. Oggi il castello è aperto al pubblico e offre visite guidate degli interni storici e del parco.

La sosta è durata per un paio d'ore, il che ci ha permesso di riposarci, chiacchierare ed ammirare le nostre auto parcheggiate davanti l'entrata principale e nel magnifico prato sottostante.

La bandiera dello start ha sventolato a partire dalle 13.30 per segnalare al convoglio che era ormai tempo di ripartire alla volta di Karlovy Vary, una città termale nella Boemia occidentale. La città è caratterizzata dalla sua architettura in stile termale, per i trattamenti curativi tradizionali che si tramandano sin dal Medioevo. Tra le principali attrazioni figurano i colonnati, l'imponente Spa Hotel Thermal e il Festival Internazionale del Cinema. Karlovy Vary è anche la patria del famoso liquore Becherovka ed è stata la location di numerosi film.

Prima di raggiungerla non possiamo però tralasciare un passaggio al monumentale castello barocco di Manětín, ricostruito dopo un incendio nel 1712 dalla famiglia Lažanský su progetto dell'architetto Tomáš Haffenecker. L'interno del castello conserva gli arredi originali, una ricca biblioteca e una galleria di ritratti della famiglia. Il parco comprende anche un giardino alla francese, un'orangerie e un ex maneggio. Accanto al castello si trova la Chiesa di San Giovanni Battista con le sue decorazioni uniche e numerose sculture barocche, realizzate nella bottega di Matthias Bernard Braun e sparse in tutta la città. La città stessa vanta un centro storico ben conservato, un municipio barocco e numerosi edifici di interesse storico.

Pochi km oltre ci aspetta il Castello di Štědrá, che risale all'inizio del XVIII secolo. L'edificio barocco fu costruito dalla famiglia Sinzendorf. Successivamente fu modificato in stile impero e neogotico. Dopo il 1945 cadde in rovina e ora non è accessibile al pubblico. Ciononostante, rimane un importante monumento circondato da un ampio parco con alberi rari. Il comune sta lavorando a un graduale restauro.

Continuiamo sulle veloci strade dall'asfalto quasi ovunque perfetto, sotto una coltre di alberi dal verde intenso e siamo già arrivati a Toužim. La città è famosa per la sua atmosfera storica e la splendida natura circostante. Il Castello di Toužim, costruito nel XVI secolo, è un importante monumento in stile rinascimentale e barocco. Oggi è aperto al pubblico e offre visite guidate alla scoperta della storia e dell'architettura.

Ultimo passaggio architettonico di rilievo è quello al castello di Bečov nad Teplou. Esso fu fondato nella prima metà del XIV secolo dai signori di Osek e si sviluppò gradualmente fino a raggiungere la sua forma rinascimentale. Nel XVIII secolo, nelle vicinanze del castello fu costruito un castello barocco, la cui costruzione fu realizzata in due fasi tra il 1701 e il 1713. Nel XIX secolo, gli interni furono modificati e il castello servì come residenza estiva della famiglia Beaufort-Spontin. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il castello fu aperto al pubblico e oggi è noto principalmente per l'eccezionale reliquiario di San Mauro, scoperto nel 1985 e considerato uno dei reperti orafi più preziosi della Boemia.

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Fabbrica Moser. Foto: NSL

Siamo alle porte di Karlovy Vary ma prima del meritato riposo ci aspetta la visita guidata alla storica fabbrica di cristalli di Boemia Moser, dove abbiamo avuto modo di apprezzare il "dietro le quinte" della vetreria e i segreti della creazione del cristallo, il laboratorio di taglio, la creazione degli stampi e l'incisione. Assistere da vicino all'intero processo di creazione del vetro è un'esperienza unica che un tour standard non offre.

Fra l'altro, l'attuale art director di Moser è un appassionato del marchio Porsche, ed ha partecipato al Werk 911.

Dopo la visita, terminata a fatica visto il ben d'Iddio disponibile nello "spaccio aziendale" ed avendo trascinato fuori a forza gli amici (e le amiche) in preda alla sindrome di Stendhal, solo alcuni km ci separano dalla destinazione finale della nostra prima tappa, il rinomato GrandHotel Pupp.

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GrandHotel Pupp. Foto: Jan Stárek

Finalmente abbiamo potuto rilassarci nelle locali terme, gustare una ricca cena a buffet e tuffarci nelle libagioni alcooliche presso l'autoproclamato "Porsche bar" assieme agli amici degli altri clubs fino a tarda notte.

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Roadbook Rally - 17/05

Sveglia di buon'ora, ricca colazione e prima delle 8.30 siamo già in macchina per la seconda tappa del nostro evento: il tanto atteso rally di regolarità: 181 Km totali di cui 96,56 e 84,88 nel pomeriggio.

In concomitanza con il nostro evento, il 17 maggio si è anche svolta la Maratona di Karlovy Vary e i corridori sono transitati proprio di fronte all'hotel, creandoci qualche grattacapo logistico (abbiamo usufruito di una finestra temporale tra le 15.30 e le 17 per rientrare al Pupp, altrimenti saremmo dovuti rimanere fuori fino a notte fonda).

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Slalom di precisione. Foto: Daniel Martinek

Prima tappa: il campo di aviazione di Krasno per il test di slalom: 10 birilli da sfilare in 30 secondi netti, con penalità al centesimo di secondo: una ghiotta occasione per i più "irriducibili" che hanno liberamente interpretato le istruzioni come "percorrerlo il più velocemente possibile": alcuni tempi sono stati di poco superiori ai 15 secondi, la metà del tempo imposto. Un premio speciale è stato poi concesso a dimostrazione di quanto gli organizzatori apprezzino tali exploit dei "ragazzacci".

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Castello di Kynžvart. Foto: NSL

L'ora di pranzo cominciava a farsi sentire e ci siamo ritrovati in un baleno tutti alla birreria familiare indipendente di Chodovar, non prima però di concederci una deviazione (roadbook oblige) e passare davanti al castello statale di Kynžvart, storica proprietà in stile neoclassico (con il solito zampino dell'immancabile architetto italiano) della famiglia Metternich (si, proprio quelli) e dal 1945 entrato a far parte del patrimonio dello stato (ex) cecoslovacco, rinnovato da una ventina d'anni dopo decenni di decadenza.

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Ingresso alla fabbrica di birra Chodovar. Foto: Büro Linientreu – LNTR

Arrivati alla birreria, ci siamo lanciati sui tavoli apparecchiati e degustato le specialità locali, per poi partire la visita guidata allo storico stabilimento, apprezzando moltissimo le attrezzature originali in rame ormai ultracentenarie ed ancora in funzione ... vera e propria archeologia industriale!

Ma non c'è tempo per cullarsi sugli allori e per continuare la degustazione (an)alcolica delle bevande alla mescita in quel di Chodovar ... è ormai tempo di tornare a seguire il roadbook che ci avrebbe riportato nuovamente sull'aeroporto di Krasno per la gara di accelerazione pura sui 150 metri, con sommo gaudio delle frizioni delle auto più anziane ... per tutte le altre c'è il launch control!

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Gara di accelerazione. Foto: Daniel Martinek

Sfogati i nostri più abietti istinti corsaioli, collezionato tutti i quattro bolli del controllo orario, via di nuovo spediti verso Karlovy Vary ed il Pupp, dove gli inflessibili ragazzi del servizio d'ordine della Maratona ci stavano aspettando, magari con la segreta speranza che almeno uno di noi sgarrasse ed arrivasse fuori orario ... sai che risate! E invece no, tutti puntuali e parcheggiati prima delle fatidiche 17.00.

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Maratona. Foto: NSL

Intanto era iniziata la pioggia, ma a noi che importa ... eravamo ormai avviati verso la cena di gala con gli immancabili premi, i ringraziamenti, le lacrime dei premiati (e il rammarico di quelli che non lo sono stati), le promesse di rivederci alla prima occasione, gli abbracci, i commenti salaci, il tasso alcolico che pericolosamente si alzava fino all'epilogo finale, quello del meritato sonno ristoratore fino alla mattina successiva, quella della partenza. Chi verso casa, chi per qualche passo alpino in Austria o Italia, chi da Ruf come il nostro Vašek.

In conclusione, lo ADA-PCT 2025 è molto più di un semplice viaggio. È un’avventura epica che unisce l’amore per la guida con la scoperta di paesaggi straordinari e culture affascinanti. Per i fortunati partecipanti, sarà un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria, un viaggio che celebra l’essenza stessa dello spirito Porsche: passione, precisione e avventura. E l'anno prossimo tocca agli amici del Porsche Club Graz organizzarlo e noi ci saremo! Una bella sfida per loro, visto quanto ci siamo dati da fare per alzare l'asticella!

Grazie a Dio è Domenica.


Per ulteriori immagini si rimanda al nostro twitter account, tags: #ADA2025 e #Werk911.